Difficoltà: E (escursionistico).
Questa via è la più facile e frequentata per raggiungere la vetta della
Grignetta risalendo la cresta meridionale a monte del rifugio Porta. Il
sentiero è un'ampia traccia prevalentemente ghiaiosa (spesso
sdrucciolevole) con qualche affioramento di roccia su ripidi versanti
erbosi. Sono presenti un paio di brevi tratti con catene fisse: uno
facile poco sopra il bosco ed uno poco impegnativo che termina ormai in
vetta.
Oltre ad essere la via più facile è anche la più monotona ma non
bisogna sottovalutarne la pericolosità poiché a lato i versanti erbosi
sono molto ripidi e sarebbe difficile arrestare un'eventuale scivolata.
Numerazione ufficiale: 7.
>> NOTE LEGENDA
Base topografica basata su dati di Regione Lombardia e Provincia di Lecco (>> DATI)
Sentieri ricostruiti dal confronto GPS/GLONASS (>> METODI-GPS) con ortofoto aeree (>> DATI)
DESCRIZIONE
Essendo troppo noioso in salita, descrivo il sentiero in discesa.
Dalla vetta della Grigna meridionale si comincia la discesa verso
ovest-sud-ovest e quasi subito si incontra un breve tratto di cresta
rocciosa poco impegnativa facilitata da catene fisse;
questo passaggio con catene non è obbligatorio: si può disarrampicare
sulle roccette poco impegnative a sinistra (sud) oppure aggirarlo a
destra (nord) su una traccia facile ma sdrucciolevole e non evidente.
Al termine della catena si scende nella vallecola esposta a sud
zigzagando in un intreccio di possibili percorsi facili ma accidentati
(molto utili i bastoncini da escursionismo).
Dopo aver perso circa un centinaio di metri di quota si trovano le
indicazioni che segnano il bivio con il sentiero Cecilia (verso ovest);
c'è anche un evidente sentiero che percorre il filo della cresta in direzione sud ma non è indicato: si tratta del “Sentiero delle Capre” o “Sentiero dei Cacciatori”
che scende ripidamente ad ovest del Canalone Caimi. Il sentiero n°7
della Cresta Cermenati scende invece verso sud-est con due o tre tracce
che si intersecano, su ghiaietta e un po' di roccia affiorante.
Superato il bordo superiore del Canalone Caimi si prosegue in leggera
discesa per una cinquantina di metri appoggiandosi sul versante
orientale (anche se facile questo tratto è l'ultimo a liberarsi della
neve in primavera per la sua esposizione verso est-nord-est, quindi non
va sottovalutato: scivolando da qui si precipita nel Canalone Porta).
Poi la discesa si fa più ripida e poco dopo si torna sulla facile cresta con ampia traccia ghiaiosa e molto sdrucciolevole.
A circa 1750 m di quota si stacca verso nord-est il sentiero di raccordo con la Cresta Sinigaglia (n°3).
Scendendo tra ghiaia e qualche affioramento roccioso il rilievo della
cresta si attenua fino a diventare un versante convesso. Poco sopra il
bosco (a circa 1560 m s.l.m.) si supera un tratto di roccia agevolato
da una catena fissa ma comunque facile.
Raggiunto il bosco si passa il bivio con il sentiero della Direttissima (n°8) che si stacca verso nord-ovest.
A questo punto per continuare la discesa ci sono due possibilità. A
sinistra (est) si entra nel bosco Giulia e con sentiero elementare si
raggiunge il rif. Porta.
Se invece si continua a scendere verso sud si entra comunque nella faggeta dove il sentiero diventa elementare,
si passa una radura con roccolo
e dopo un breve tratto ancora nel bosco si raggiunge la strada che
conduce al rifugio Porta presso la sbarra che vieta l'ulteriore
prosecuzione alle auto private.