V a r i a n t e 1 |
Variante iniziale 1. Se si lascia l'auto sulla strada per il rif. Porta prima della sbarra che vieta il transito è possibile tagliare senza passare per il rifugio. In tal caso si imbocca il sentiero che dal tornante prima della sbarra sale verso nord e nord-est; si percorre un tratto in faggeta, poi si passa una radura con roccolo, quindi si rientra nel bosco e si sale fino al bivio Cermenati-Direttissima. |
V a r i a n t e 2 |
Variante iniziale 2. Anche se storicamente la Direttissima inizia al rif. Porta, la partenza più comune avviene dal termine delle vie Locatelli + Caimi (la strada che sale ripida a monte della chiesa), a circa 1420 m di quota. Qui le possibilità di parcheggio sono poche ma un po' più in basso (a circa 1360 m s.l.m) c'è un ampio spazio sterrato a lato della strada sufficiente per una decina di automobili. Dal termine di via Caimi (dove finisce l'asfalto) si risale il facile sentiero a lato del bosco, senza indicazioni, fino a raggiungere il sentiero della Direttissima in corrispondenza dello sbocco del Canalone Caimi. |
V a r i a n t e 3 |
Variante iniziale 3. Riporto qui anche l'opzione di salire partendo dalla fonte di via Carlanta: un itinerario quasi per niente frequentato ma che può essere utile a chi intende concatenare ad anello la Direttissima con il Sentiero delle Foppe. Lasciata l'auto presso la fonte Carlanta (ampio spazio per parcheggio con 10-15 posti auto di cui 3-4 all'ombra sotto faggi e aceri), si prende la prima strada a fondo chiuso che sale a ovest della fonte, asfaltata per 130 m poi sterrata per altri 100 m. Allo slargo erboso dove termina la strada si imbocca un sentiero senza indicazioni ma abbastanza ben curato che sale nel bosco (prima verso ovest, poi nord) fino ad una radura tipo roccolo; qui il sentiero un po' si perde ma ricomincia meno battuto a monte della radura. Dopo poche decine di metri ci si sposta un po' a sinistra, sul versante sinistro idrografico di una vallecola che si attraversa poco più in alto raggiungendo un sentiero più battuto. Si continua in salita su tale sentiero (direzione nord-est) prima nel bosco che va diradandosi poi accanto agli orti delle vicine villette. Superati un vallo e una rete paramassi si raggiunge il sentiero che sale dal termine di via Caimi (variante 2) e porta allo sbocco del canalone omonimo dove si intercetta il sentiero della Direttissima. |
x C a m p a n i l e t t o | F u n g o |
Il sentiero che scende verso il gruppo Campaniletto-Fungo inizia sul
versante della Val Tesa poi scavalla il filo di cresta passando sul
versante del Canale dei Piccioni; è abbastanza facile, anche se a
tratti ripido, fino all'attacco del Campaniletto. Poco prima della base del Campaniletto la traccia continua con una breve ma ripida discesa su terreno sdrucciolevole quindi torna in piano ma su versante ripido che scende nel Canale dei Piccioni e si deve passare un punto poco impegnativo abbastanza pericoloso (sembra che parte del sentiero sia franato) per arrivare alla base della Torre. Infine salendo una rampa rocciosa impegnativa si raggiunge la forcella tra Torre e Campaniletto. |
x i l C o l l e V a l s e c c h i |
Vediamo prima la via che passa per il Colle Valsecchi (sentiero indicato con il n°8). Dal bivio si prosegue in leggera salita su sentiero facile inizialmente verso nord-ovest. Dopo meno di 50 m si curva verso nord-est e si raggiunge l'inizio di un cavetto metallico con guaina; esso dà protezione ad un traverso lungo una cinquantina di metri in leggera salita su versante roccioso ma pochissimo impegnativo, quasi facile, in direzione nord. Segue un tratto di sentiero facile, ancora in leggera salita che porta ad un canalino. Ora bisogna risalire questo canale seguendo una catena fissa che aiuta a superare una paretina non verticale ma comunque ripida per una ventina di metri (passaggio impegnativo). La parte superiore del canale è più larga, facile, occupata da detriti ghiaiosi e porta alla testata di una valletta erbosa che si risale su sentiero facile, quasi elementare, fino al Colle Valsecchi (circa 1880 m di quota). Qui ci si affaccia verso nord sulla Val Scarettone ed è possibile vedere la Grigna Settentrionale. Ora siamo ad un incrocio: il sentiero appena percorso sale da sud-sud-est; verso est continua il Sentiero Cecilia (proveniente dal rif. Rosalba a ovest) che poco dopo, raggiunto l'attacco della via alpinistica per la Cresta Segantini piega verso sud-est per traversare il versante roccioso; (c'è anche un sentiero facile che sembra traversare verso sud-est ma in realtà risale subito dopo sul Sentiero Cecilia); in direzione nord-est si stacca il sentiero della Val Scarettone che va a raggiungere la Bocchetta del Giardino a nord della Grignetta; infine per il rif. Rosalba si segue a ritroso il Sentiero Cecilia che scende leggermente verso nord-ovest per traversare i versanti settentrionali del gruppo roccioso composto da Torrione Palma, Civetta, Piramide Casati e Torre Vitali. Le indicazioni presenti al Colle Valsecchi sono scarse e a ritroso rispetto a quanto qui riportato: il Sentiero Cecilia (n°10) è indicato verso il rif. Rosalba, mentre il sentiero della Direttissima (n°8) è indicato in discesa verso il rif. Porta. Il Sentiero Cecilia verso la vetta della Grignetta ed il sentiero della Val Scarettone non sono indicati; c'è una freccia dell'Alta Via delle Grigne che punta verso est ma non si capisce su quale dei due (Cecilia o Val Scarettone? la risposta esatta è Cecilia). Fino a pochi anni fa era presente una seconda palina segnaletica al bivio Cecilia-Scarettone che chiariva la situazione. |
S p u n t o n i d i V a l T e s a |
Spuntoni di Val Tesa. Si tratta di modesti torrioni sul costone che separa la Val Tesa a sud-est dal Canalone Valsecchi a nord-ovest; il termine è usato nella guida “Le Grigne” di C.A.I. e T.C.I. ma non si trovano riferimenti in internet. Non ci sono cartelli segnaletici e nemmeno una traccia di sentiero ma si notano bolli di vernice rossa che indicano un itinerario in discesa verso sud-ovest, inizialmente sul versante erboso della Val Tesa, poi verso i 1650 m di quota si supera il crinale in corrispondenza di un ago roccioso (su cui sono verniciati un bollo rosso in una cornice quadrata gialla e una freccia rossa) e si passa nella valle del Canalone Valsecchi. Si prosegue la discesa su ripidi versanti erbosi cercando di seguire i segni rossi e sfruttando rare tracce (forse di animali). A circa 1525 m di quota si trova l'ultimo segno rosso su un paletto conficcato nel terreno; c'è una traccia di sentiero che scende per altri 20 o 30 m ma poi non si vedono altri segni o tracce ad indicare un'eventuale prosecuzione (più in basso, introno ai 1400 m, il versante si fa più ripido e non è opportuno continuare senza un itinerario sicuro da seguire). |
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