Uso dei dati multispettrali - 1: la visualizzazione Quando abbiamo un'immagini compoeta da diverse bande la cosa più semplice (ma in genere meno interessante) che possiamo fare è visualizzare singolarmente ogni banda in scala di grigi. In programmi come QGIS abbiamo un'unica vista dove i layers sono sovrapposti, quindi possiamo vedere solo il layer superiore. Altre applicazioni, come SAGA o OSSIM Image Linker, consentono di avere più mappe, eventualmente sincronizzate, in modo da mostrare contemporaneamente dati diversi inquadranti la stessa area geografica. Ciò permette di notare meglio le differenze. Se vogliamo un'immagine a colori dobbiamo scegliere tre bande a cui assegnare i tre colori fondamentali R (Red), G (Green), B (Blue). Se usiamo le bande che corrispondono effettivamente a rosso, verde e blu otteniamo un'immagine in colori reali (o quasi: il contrasto ed il bilanciamento del bianco sono spesso ipotetici), se invece usiamo anche le altre bande avremo un'immagine in falsi colori. Dati Landsat7 >>> QGIS: composizione a colori di bande su files separati. Pan-sharpening I dati multispettrali contengono spesso una banda pancromatica: un'unica banda che copre generalmente le lunghezze d'onda del visibile e del vicino infrarosso. L'intervallo di λ più ampio permette di acquisire più radiazione e consente risoluzioni migliori. Nel caso dei satelliti Landsat 7 e 8 ha risoluzione di 15 m contro i 30 m delle altre bande. In altri casi la differenza può essere anche di 4 volte; il primo satellite Ikonos ha banda pancromatica con 1 m di risoluzione contro i 4 m delle altre bande. Alcune e applicazioni consentono di combinare la banda pancromatica con una composizione a colori di altre bande in modo da ottenere un'immagine a colori con risoluzione migliore (pan-sharpening). |
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